cosa si rischia a portare un coltello con sé

Cosa si rischia a portare un coltello con sé: arresto ed ammende!

Hai l’abitudine di portare con te un coltellino svizzero?

Lo sai che rischi un processo penale e una condanna sino a due anni di arresto?

Leggi l’articolo per sapere cosa si rischia a portare un coltello con sé.

Guarda il video-articolo per sapere cosa si rischia a portare un coltello con sé:

La nozione di arma propria e arma impropria

Il punto di partenza per capire cosa si rischia a portare un coltello con sé, è comprendere la nozione di arma propria e arma impropria.

Questo è necessario, poiché a seconda di come verrà qualificato il coltello cambierà completamente la tua situazione processuale.

Tuttavia, la legge non specifica tecnicamente le caratteristiche delle armi proprie e improprie.

In altre parole, le legge non indica la misura della lama, la modalità costruttiva di un pugnale o la forma del coltello affinché questo possa essere qualificato come arma propria o impropria.

Questo difficile compito, ossia di interpretare e applicare la legge al caso concreto, è affidato ai giudici.

Oggi, dopo un lungo e articolato percorso giurisprudenziale, è possibile indicare gli elementi caratteristici delle armi bianche proprie e improprie.

Ciononostante, è opportuno precisare che parliamo sempre di orientamenti giurisprudenziali e non di leggi.

La legge è uguale per tutti, l’orientamento giurisprudenziale può cambiare nel tempo.

Questo vuol dire che potresti incontrare un giudice che non è d’accordo con ciò che pensano la maggior parte dei suoi colleghi e applicare un’interpretazione della legge a te sfavorevole.

Che cosa intende la legge per arma propria?

Per arma propria si intendono le armi da sparo e le armi bianche (dette “strumenti da punta e taglio”) la cui destinazione naturale è l’offesa alla persona1.

In altri termini, le armi proprie sono quegli strumenti creati per arrecare un danno alla persona e per i quali non è previsto, né è ipotizzabile un altro uso23.

Per tale motivo la circolazione (porto, detenzione e trasporto) delle armi proprie è soggetta a stringenti limiti e autorizzazioni. 

È chiaro che tale criterio così generico sarà di più facile applicazione per un’arma da sparo o una bomba a mano, poiché per tali oggetti non è ipotizzabile un uso diverso rispetto all’offesa della persona.

Il discorso, invece, si complica quando tale principio deve essere applicato alle armi bianche, ossia coltelli, lame e pugnali, definite genericamente dalle legge come “strumenti da punta e taglio”4.

Questo perché tali oggetti si prestano facilmente a molteplici usi, non necessariamente l’offesa alla persona, a seconda della modalità costruttiva e della tipologia della lama.

L’unica norma applicabile alle armi bianche: l’articolo 45 del regolamento per l’esecuzione del T.U.L.P.S.

Di seguito il testo dell’articolo 45 del regolamento di esecuzione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.) che distingue le armi bianche proprie da quelle improprie.

“Per gli effetti dell’art. 30 della Legge, sono considerati armi gli strumenti da punta e taglio, la cui destinazione naturale è l’offesa alla persona, come pugnali, stiletti e simili.

Non sono considerati armi, per gli effetti dello stesso articolo, gli strumenti da punta e da taglio, che, pur potendo occasionalmente servire all’offesa, hanno una specifica e diversa destinazione, come gli strumenti da lavoro, e quelli destinati ad uso domestico, agricolo, scientifico, sportivo, industriale e simili.”

Come avrai capito, la norma è generica e priva di riferimenti tecnici sulla costruzione di un pugnale o un coltello.

Pertanto, tutto quello che leggerai di seguito, finalizzato alla classificazione delle armi bianche, è frutto dell’interpretazione dei giudici applicata al caso concreto.

Questo vuol dire che la legge sarà uguale per tutti mentre l’orientamento dei giudici può cambiare nel corso del tempo.

In parole più semplice, quanto sto per dirti è espressione dell’orientamento maggioritario che si è consolidato nelle aule di giustizia in tema di armi bianche, e non è espressione di una legge chiara e specifica in tema di pugnali e coltelli.

Quando un coltello diventa un’arma propria?

La risposta a questa domanda non è scontata e soprattutto non è semplice.

La stella polare da seguire è sempre l’analisi della naturale e univoca destinazione dell’oggetto che si vuole qualificare.

Pertanto, la prima domanda da porsi è se l’oggetto (coltello o pugnale che sia) possa prestarsi unicamente per l’offesa alla persona, oppure è ipotizzabile un diverso fine.

Arma bianca lunga – coltelli, pugnali e lame con unico scopo dell’offesa alla persona

Ad esempio una katana, una sciabola o una scimitarra, a prescindere dalle dimensioni o dalla lama a doppio taglio, sono armi proprie poiché il loro unico scopo, concreto o ipotizzabile, è quello di offendere una persona.

Del resto, con una katana non vai a fare un’escursione nei boschi, allo stesso modo un contadino per tagliare le erbacce non userà mai una scimitarra.

katana giapponese arma propria bianca lunga

Al contrario, un machete, nonostante le dimensioni e la struttura, assimilabili alle citate armi bianche, non è un’arma propria poiché nasce per un uso agricolo o boschivo, o comunque si presta a molteplici utilizzi.

machete arma impropria

Dunque, alcune categorie di coltelli o armi bianche lunghe, a prescindere dalla caratteristiche tecniche che tra poco ti indicherò, sono sempre considerate armi proprie e soggette a pesanti limitazioni alla libera circolazione5.

Arma bianca corta – coltelli, pugnali e lame con molteplici scopi ipotizzabili

Al contrario, per altre tipologie di lame e coltelli la giurisprudenza ha dovuto individuare dei criteri per distinguere un coltello (arma impropria) da un pugnale e/o stiletto (arma propria).

Questo perché il criterio della naturale destinazione dell’oggetto non permetteva di qualificare facilmente il coltello come arma propria o impropria.

Per tale ragione, quando non è possibile individuare facilmente l’univoco scopo dell’arma si ricorre all’analisi tecnica-costruttiva dell’oggetto avendo come riferimento la struttura di “pugnali, stiletti e simili”6.

Se il coltello è tecnicamente simile ad un pugnale o uno stiletto, allora sarà un’arma propria, in caso contrario si parlerà di arma impropria.

Gli elementi costruttivi dell’arma bianca corta: quando un coltello diventa un’arma propria

Come accennato sopra, quando non è possibile individuare facilmente la naturale destinazione dell’arma, è necessario analizzare tecnicamente il coltello.

Se il coltello ha determinate caratteristiche che lo rendono simile ad un pugnale o uno stiletto, allora il coltello sarà qualificato come arma propria, detta anche arma bianca corta.

La caratteristiche tecniche di  un pugnale o di uno stiletto, che lo qualificano come arma propria, sono:

  1. punta acuta;
  2. lama a doppio taglio/filo, cioè affilata su entrambi i lati;
  3. lama in assetto con il manico e bloccata.

arma bianca propria corta

Il primo elemento è facilmente riscontrabile nell’analisi di un coltello: è semplice osservare se la punta è acuta.

Il secondo elemento, la lama a doppio taglio o doppio filo, non presta particolari difficoltà, poiché è facile comprendere se anche il dorso della lama è affilato oppure no.

Al massimo, occorre prestare attenzione al cosiddetto “falso filo”, cioè quando l’affilatura della punta si estende anche al lato opposto della punta, ma senza prolungarsi sul dorso della lama. In questo caso, non si può parlare di lama a doppio taglio, ma solo di “falso filo”, che non integra uno dei requisiti delle armi bianche proprie.

Maggiori perplessità riguardano il terzo elemento, ossia il sistema di blocco della lama al manico, poiché tale meccanismo può variare a seconda della tipologia di coltello.

In base alla tipologia del sistema di blocco della lama, unitamente alla presenza della punta acuta e della lama a doppio taglio, sarà più semplice classificare un coltello come arma propria o impropria.

In particolar modo, l’analisi di tale elemento è cruciale nella valutazione dei coltelli a serramanico, la cui classificazione non è così agevole e scontata.

Il coltello a serramanico: arma propria o arma impropria?

Il coltello a serramanico è quel tipo di coltello la cui lama è “nascosta” nel manico e può essere estratta manualmente (coltello a serramanico classico) oppure a a scatto con un sistema automatico (coltello a scatto o molletta).

Ciò che farà la differenza tra arma propria e arma impropria è il sistema di blocco della lama, sempre che sussistano anche gli ulteriori elementi della lama a doppio taglio e della punta acuta.

Se la lama a doppio taglio una volta estratta è ancorata rigidamente al manico e necessita di un meccanismo di disincaglio, allora il coltello a serramanico sarà qualificato come arma propria, poiché il sistema di blocco rende rigido il coltello, così da farlo diventare di fatto un pugnale7.

E’ irrilevante la modalità di estrazione della lama a doppio taglio, automatica o manuale che sia, ciò che conta è comprendere se la lama una volta estratta sia in assetto con il manico e se la chiusura debba avvenire con un meccanismo di disincaglio.

Tuttavia, ti evidenzio che secondo un orientamento giurisprudenziale minoritario, il coltello a serramanico dotato di sistema di blocco e con punta acuta, a prescindere dalla lama a doppio filo, è considerato arma propria.

Pertanto, se incontri un giudice che aderisce a tale orientamento, il criterio della lama a doppio taglio sarà irrilevante e coltello a serramanico sarà classificato coma arma propria.

Cosa deve avere un coltello per diventare un’arma propria bianca?

Ricapitolando, secondo l’orientamento giurisprudenziale oggi dominante, si parla di arma bianca corta, ossia arma propria, quando il coltello ha TUTTE queste caratteristiche contemporaneamente:

  • la punta acuta (tutti i coltelli hanno la punta acuta);
  • una lama a due tagli (questo è l’elemento fondamentale);
  • un sistema di blocco della lama (a scatto o manuale è indifferente, è sufficiente che la lama si bloccata saldamente al manico).

Che cosa dice la Cassazione in tema di armi bianche proprie e coltello a serramanico?

Di seguito, un estratto di una recente sentenza della Cassazione che chiarisce le modalità con cui qualificare un coltello come arma propria, con particolare attenzione al coltello a serramanico:

“In altri termini, il coltello a serramanico o il coltello a scatto non costituiscono necessariamente un’arma (bianca) propria per cui non è ammessa licenza, il cui porto fuori dall’abitazione integra il reato di cui all’art. 699, secondo comma, cod. pen. (e non già primo comma): affinché il fatto sia idoneo a realizzare il più grave reato punito, a titolo di fattispecie autonoma, dal secondo comma della norma incriminatrice, occorre che il coltello oggetto di porto abusivo, più che essere dotato di un congegno a scatto che consenta la fuoriuscita della lama dal manico, senza la necessità di una manovra di estrazione manuale, e il successivo bloccaggio della lama stessa in assetto col manico, possieda le caratteristiche tipiche di un pugnale o di uno stiletto, rappresentate dalla presenza di una punta acuta e di una lama a due tagli. (Cass. pen., I sez., sentenza n. 36443 del 25.05.21)”

Mi fai un esempio di arma propria bianca (arma bianca corta)?

Per arma propria bianca si intende, come detto prima, un’arma da punta e da taglio, quindi non da sparo, che richiede l’energia dell’uomo per arrecare l’offesa.

Gli esempi tipici, indicati dalla legge, di arma bianca propria sono8:

  • baionette;
  • pugnali;
  • stiletto.

Gli elementi comuni di tutti questi tipi di coltelli sono, come già detto, la punta acuta, la lama a due tagli o detta anche a doppio filo e il sistema di blocco della lama.

Questi elementi portano il coltello ad assumere le caratteristiche proprie di un pugnale o di uno stiletto.

coltello pugnale doppia lama arma propria bianca

coltello a serramanico con doppia lama arma propria

coltello a scatto frontale doppia lama arma propria bianca

 

Il balisong è arma propria o impropria?

Il coltello a farfalla, detto anche balisong, è un’arma tradizionale filippina, usata nell’ambito dell’arte marziale del Kali.

Il balisong è considerato un’arma propria, al pari di un pugnale o uno stiletto.

Tale coltello si caratterizza per la particolarità del manico, che una volta ruotato di 180 gradi, permette la fuoriuscita della lama con contestuale blocco della stessa al manico.

Le recenti sentenze della Cassazione9

hanno qualificato tale coltello come arma propria poiché, a prescindere dalla presenza o assenza della lama a doppio filo, la naturale destinazione è l’offesa alla persona.

Questo perché la lama “una volta estratta, per la sua struttura, consenta di essere fissata (e dunque non richiudibile accidentalmente durante l’uso) con accrescimento della sua capacità offensiva per trovarsi la medesima in asse con il manico, cosa che permette una maggior lesività penetrante mediante l’utilizzo che richiede una minor forza di spinta(Cass. pen., I sez., sentenza n. 20705 del 02.04.2014).

coltello balisong coltello a farfalla

Che cosa intende la legge per arma impropria?

Per arma impropria, invece, la legge intende tutti quegli strumenti da punta e da taglio, che seppur non creati con l’unico scopo di offendere una persona, sono astrattamente idonei ad arrecare un danno10.

Le armi improprie possono essere portate fuori dalla propria abitazione a condizione di avere un giustificato motivo11.

Mi fai un esempio di arma impropria?

Per arma impropria si intende qualsiasi strumento da punta e taglio, privo degli elementi che caratterizzano le armi bianche proprie, idoneo astrattamente a far del male ad una persona12.

In altri termini, il classico coltello da cucina è un’arma impropria, poiché non nasce per offendere la persona, è privo della lama a doppio taglio, tuttavia può arrecare un danno ad un’altra persona.

Allo stesso modo, saranno armi improprie:

Questo perché sono privi della caratteristiche della armi proprie e, soprattutto, si prestano a molteplici utilizzi rispetto all’offesa alla persona.

Come avrai capito, qualsiasi strumento da punta e taglio, a seconda delle circostanze, può diventare un’arma impropria: dal coltello da cucina, al taglierino della cartolibreria sino al manico di scopa!

Ciò che fa la differenza tra il lecito e l’illecito è il motivo per il quale porti fuori dalla tua abitazione un’arma impropria.

La dimostrazione di quanto sia facile essere imputato per il reato di porto di armi e oggetti atti ad offendere, la leggi in questa contestazione dove “un bastone di colore marrone”, un banale manico di scopa, è stato ritenuto un’arma impropria poiché utilizzato per colpire un’altra persona.

capo di imputazione per il reato previsto dall'art. 4 della legge 110/75 - bastone

cosa si rischia a portare un coltello con sé

 

La sola lunghezza della lama è importante?

Assolutamente NO, la sola lunghezza della lama non è importante per la valutazione dell’arma.

Uno degli errori più comuni è quello di ritenere lecito portare con sé un coltello, per il semplice fatto che la lama sia corta. Ad esempio, di appena quattro o cinque centimetri.

La sola lunghezza della lama è un elemento indifferente per valutare la liceità del trasporto o del porto.

Se il tuo piccolo coltello ha la caratteristiche di un’arma propria, allora non potrai portarlo con te, a prescindere dalle tue ragioni.

Se, invece, il tuo piccolo coltello è un’arma impropria, come ad esempio il coltello da cucina o un coltellino svizzero multiuso, potrai portarlo con te ma dovrai avere un giustificato motivo.

Posso portare un coltello di quattro centimetri?

No, come già detto prima la lunghezza del coltello è del tutto indifferente.

Questa leggenda metropolitana dei quattro centimetri o delle quattro dita di lunghezza, affonda le radici nell’articolo 80 del regolamento di esecuzione del (T.U.L.P.S.), secondo cui era lecito il porto di armi contundenti inferiori ai quattro centimetri.

Successivamente è stata promulgata l’attuale legge in tema di controllo delle armi13 la quale ha cancellato il criterio della lunghezza della lama.

Che cosa dice la Cassazione sulla lunghezza della lama?

Di seguito, un estratto di una sentenza della Cassazione, che chiarisce l’avvenuta abrogazione indiretta della norma che legava la liceità alla lunghezza della lama.

L’art. 80 reg. t.u.l.p.s., il quale collegava la liceità alle misure delle lame nei coltelli, forbici e strumenti da punta e taglio, era strumentale al comma dell’art. 42 del suddetto t.u.l.p.s. (r.d. 18 giugno 1931, n. 773), i cui primi due commi sono stati abrogati (trascinando con sé anche la norma regolamentare) dall’art. 4, legge 18 aprile 1975, n. 110, che più non pone distinzione fondata sulla lunghezza delle lame, sicché basta un porto senza giustificato motivo, a prescindere dalla lunghezza della lama, per la configurabilità della contravvenzione al cit. art. (Cass. pen., sez. 1, 19 maggio 1993).

Pertanto, oggi parlare di lunghezza della lama, delle quattro dita di lunghezza e dei centimetri è una SCIOCCHEZZA, per dire altro! 

La differenza, dunque, non la fa la lunghezza della lama ma le caratteristiche del coltello.

Posso acquistare un coltello, inteso come arma propria?

La vendita delle armi proprie bianche è consentita solo nelle armerie abilitate.

Inoltre, tali oggetti sono acquistabili esclusivamente da persone munite di un titolo valido, come ad esempio un nullaosta per l’acquisto o per la detenzione.

Grazie a tale autorizzazione, ossia il permesso di acquistare l’arma propria bianca, potrai acquistare l’arma propria, denunciare l’acquisto alle forze dell’ordine entro 72 ore dalla compravendita14, trasportala e detenerla nella tua abitazione.

Non potrai, invece, portare fuori dalla tua abitazione l’arma propria poiché non hai il porto d’armi ma il solo permesso per l’acquisto e la detenzione in casa.

Ad esempio, questo è ciò che avviene per i collezionisti di armi, i quali possono acquistare le armi proprie ma non possono portarle fuori dall’abitazione in cui sono custodite.

Potranno, in ogni caso, essere trasportate (non portate con sé) altrove le armi proprie a condizione di chiedere l’autorizzazione e informare preventivamente le forze dell’ordine, come ad esempio potrebbe avvenire per un trascolo.

Dunque, la vendita delle armi proprie bianche non è libera, ad esempio non troverai da Decathlon armi proprie ma solo coltelli qualificati come armi improprie, come un coltello da campeggio.

Inoltre, presta molta attenzione a cosa compri online o nei mercatini dell’usato, poiché rischi di metterti nei guai.

Questo perché chi vende, in particolar modo al di fuori dell’Italia, spesso non sa che le armi proprie non posso essere vendute liberamente nel nostro paese.

E ricorda che dire che hai acquistato un pugnale su Amazon o da altro negozio online, non ti esonera dalla responsabilità penale.

Posso portare con me un coltello, inteso come arma propria?

No, non puoi portare (inteso come pronta disponibilità dell’arma) con te il coltello qualificato come arma bianca propria, né puoi trasportarlo liberamente.

Questo a prescindere dal motivo che ti spinge ad usarlo: sport, escursioni o altro, sono tutte ragioni inutili e infondate per portare con sé un’arma bianca propria.

Quindi, ricapitolando, puoi acquistare un’arma propria bianca a condizione che tu ne abbia il permesso e/o autorizzazione amministrativa.

L’arma propria bianca potrà essere solo detenuta in casa, previa denuncia alle autorità competenti15 da effettuarsi entro 72 dall’acquisto.

L’unico trasporto ammesso dell’arma propria bianca è quello dall’armeria sino alla tua abitazione, inoltre, come detto poc’anzi, entro 72 ore dall’acquisto dell’arma propria dovrai denunciare all’ufficio locale di pubblica sicurezza l’acquisto e detenzione del pugnale.

L’unico modo che hai per trasportare fuori casa un’arma propria è:

  • informare le forze dell’ordine di dover trasportare altrove le armi proprie, come ad esempio nel caso di un trascolo;
  • oppure, avere il porto d’armi, il quale ti abiliterà al trasporto sino al luogo in cui andrà usata l’arma e al conseguente porto e/o utilizzo, come avviene ad esempio per le attività venatorie.

Posso acquistare o vendere un coltello, inteso come arma impropria?

Sì, la vendita dei coltelli, intesi come armi improprie è libera e non soggetta ad alcuna autorizzazione amministrativa.

Potrai comprare liberamente online o in un negozio fisico un coltello da pesca, un coltello survivor, un coltello bushcraft o un semplice coltellino svizzero.

In tutti questi casi, chi vende non sarà soggetto a nessuna autorizzazione da parte delle forze dell’ordine, chi compra non dovrà chiedere nessun permesso preventivo.

Tuttavia, “acquistare liberamente” non vuol dire “portare con sé liberamente”: il porto con sé di un’arma bianca impropria non è libero ma soggetto a particolari condizioni.

Posso portare con me un coltellino svizzero multiuso o un coltello da cucina, cioè armi improprie?

Innanzitutto occorre distinguere tra porto e trasporto dell’arma impropria.

Anche in questo caso, la legge non è chiara e l’interpretazione giurisprudenziale ha individuato e distinto i concetti di porto e trasporto dell’arma impropria.

  • Per porto si intende la pronta disponibilità del coltello, ad esempio avere il coltello in tasca, nel marsupio o nel portaoggetti dell’auto, vuol dire portare l’arma con sé.
    Il porto dell’arma impropria sarà ammesso solo in presenza di giustificato motivo.
    Ad esempio, avere un coltello da cucina o un coltellino svizzero (quindi armi improprie) nel cruscotto dell’auto (pronta disponibilità) necessità di un giustificato motivo.
  • Per trasporto, invece, si intende che il coltello è lontano dalle mani e non è facilmente disponibile per colui che lo trasporta.
    Ad esempio, si parlerà di trasporto quando il coltello è custodito nel bagaglio dell’auto (mero trasporto) e il conducente sta guidando.
    Dunque, il trasporto dell’arma impropria non necessità di nessuna giustificato motivo, non essendo questa un’ipotesi di porto, ma di semplice trasporto di un’arma impropria.

Pertanto, se stai facendo una scampagnata o stai pescando, potrai dimostrare facilmente di avere un ragionevole motivo per portare nel borsello il coltellino svizzero o un coltello da cucina.

Ovviamente, come detto sopra, tale ragionamento vale esclusivamente per le armi improprie.

Se, invece, non hai un ragionevole motivo per portare con te il coltello, inteso come arma impropria, allora rischi la seguente imputazione processuale, avente ad oggetto il reato di porto di armi e oggetti atti ad offendere:

capo di imputazione per il reato previsto dall'art. 4 della legge 110/75 - coltello

Chi qualifica la tipologia del coltello e la susseguente normativa applicabile?

Una prima qualificazione giuridica è compiuta dal pubblico ministero, il quale sulla base degli atti di indagine raccolti dalle forze dell’ordine, qualificherà il fatto o come porto abusivo di arma propria16, o porto di armi e oggetti atti ad offendere17.

Tuttavia, l’ultima parola spetta al giudice del processo penale, il quale dovrà esaminare l’arma e qualificarne la natura. Da tale operazione deriverà l’esito del processo18.

Cosa si rischia a portare un coltello con sé (coltello inteso come arma bianca propria)?

Se porti o trasporti (al di fuori delle ipotesi autorizzate dalla legge) con te un’arma bianca, cioè un’arma propria, ti verrà contestato il reato di “porto abusivo di arma19, dovrai affrontare un processo penale e rischierai una condanna:

  • sino a diciotto mesi di di arresto20 quando l’arma che porti o trasporti con te fuori casa necessità di una licenza che non hai:
    • ad esempio, hai l’autorizzazione a detenere in casa per collezione una katana giapponese ma la trasporti in auto per farla vedere ad un amico;
  • da diciotto mesi  a tre anni di arresto21 quando per l’arma che porti o trasporti fuori casa non è ammessa alcun tipo di licenza o autorizzazione:
    • ad esempio, porti fuori casa un coltello a serramanico con punta acuta, lama a doppio filo e lama bloccata. Per tale tipo di arma bianca propria non è ammessa licenza e pertanto verrà contestata l’ipotesi più grave del reato di porto abusivo di armi.

Dunque, come detto prima, per le armi proprie non è ammesso il né il porto con sé, né il trasporto fuori casa, salvo precise e specifiche autorizzazioni amministrative.

Cosa si rischia a portare un coltello con sé (coltello inteso come arma bianca impropria)?

Se, invece, porti con te un’arma impropria, come ad esempio un coltellino svizzero o un coltello Opinel rischi un processo penale e una condanna da sei mesi a due anni di arresto e un’ammenda da 1.000,00 euro sino a 10.000,00 euro22.

Se il fatto è lieve entità, il giudice potrà condannarti con la sola ammenda, cioè solo la sanzione pecuniaria.

L’unica strada che hai per evitare il processo è offrire subito alle forze dell’ordine una motivazione credibile al fatto che porti con te un’arma impropria.

Nel caso di arma impropria, quale può essere un giustificato motivo ?

Ancora prima di individuare gli esempi di motivazioni valide per portare con sé un’arma impropria, come un coltellino svizzero, l’attenzione va posta nel momento in cui subisci il controllo delle forze dell’ordine.

Durante il controllo, è fondamentale dichiarare subito alle forze dell’ordine le ragioni che ti hanno spinto a portare con te il coltello.

La tempestività e spontaneità di tali dichiarazioni ti sarà utile nel processo penale.

In altri termini, il motivo dovrà essere subito esposto alle forze dell’ordine, cosicché sarà riferibile all’attualità dei fatti e sarà subito verificabile dagli agenti di pubblica sicurezza23.

In merito alla tipologia di giustificato motivo, non esiste una regola valida per tutti i casi, ma sarà importante offrire una spiegazione coerente con la tipologia di coltello che gli agenti di polizia hanno ritrovato e compatibile con le modalità del fatto24.

Ad esempio, se porti nel tuo borsello o in tasca un coltellino svizzero per tagliare la lenza per pescare, una ragione valida e coerente sarà quella di dichiarare alle forze dell’ordine che stai pescando o ti stai preparando l’attrezzatura in prossimità dell’acqua (sempre che tu  possa dimostrare che stai andando a pescare).

In questo caso, inviterai gli agenti ad aprire il tuo zaino e farai verbalizzare la presenza dell’attrezzatura per la pesca. Così facendo avrai buone possibilità di uscire vincitore dal processo penale.

Al contrario, sarà molto più difficile, se non impossibile, individuare un giustificato motivo quando porti con te un coltello allo stadio, camminando per strada oppure andando al bar.

Dunque, il giustificato motivo, insieme all’attività concreta che stai svolgendo al momento del controllo, ti permetteranno di evitare la denuncia o, quantomeno, di avere ottime possibilità di essere assolto nel corso del processo.

La legittima difesa è un giustificato motivo per portare un coltello con sé?

La legittima difesa non è mai un valido motivo per portare con te un coltello, inteso come arma impropria.

In parole povere, il giustificazione per portare con te un coltellino svizzero o altro tipo di coltello inteso come arma impropria, non potrà mai essere la legittima difesa, a prescindere dalle condizioni di tempo e di luogo.

Non potrai motivare il porto del coltello con l’osservazione che la zona che stai percorrendo è pericolosa, né potrai dire che hai timore di essere rapinato poiché hai già subito atti di violenza.

La legittima difesa preventiva non è un giustificato motivo per portare con sé un coltello inteso come arma impropria.

Pertanto, ti sconsiglio vivamente di dare tale motivazione alle forze dell’ordine o di dire “lo porto sempre con me, non si sa mai”.

Conclusioni

Spero tu abbia capito cosa si rischia a portare un coltello con sé: fai molta attenzione a mettere in borsa il tuo coltellino svizzero, rischi un processo e una condanna penale!

Inoltre, ricordati che non è importante la lunghezza del coltello, ma ciò che potrà determinare la tua assoluzione o condanna, sarà la tipologia della lama, il sistema di blocco e le ragioni che ti hanno spinto a portare fuori casa il coltello.


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Note

  1. Art. 30 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza
  2. Art. 585, comma II, n. 1 del Codice Penale
  3. Art. 704 del Codice Penale
  4. Art. 45 regolamento di attuazione del  t.u.l.p.s.
  5. Cass. pen., I sez., sentenza n. 51942 del 01.10.2019
  6. Art. 45 regolamento di attuazione del  t.u.l.p.s.
  7. Cass. pen., I sez., sentenza n. 36443 del 25.05.21
  8. Art. 45 regolamento di attuazione del  t.u.l.p.s.
  9. Cass. pen., I sez., sentenza n. 20705 del 02.04.2014
  10. Cass. pen., I sez., sentenza n. 18150 del 04.04.14
  11. Art. 4, comma II, della legge del 18/04/1975 n. 110
  12. Art. 4 della legge del 18/04/1975 n. 110
  13. Art. 4 della legge del 18/04/1975 n. 110
  14. Art. 38 Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza
  15. Art. 38 Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza
  16. Art. 699, comma II, del Codice Penale
  17. Art. 4,comma III, della legge del 18/04/1975 n. 110
  18. Cass. pen., I sez., sentenza n. 18150 del 04.04.14
  19. Art. 699 del Codice Penale
  20. Art. 699, comma I, del Codice Penale
  21. Art. 699, comma II, del Codice Penale
  22. Art. 4,comma III, della legge del 18/04/1975 n. 110
  23. Cass. pen., I sez., sentenza n. 37277 del 01.08.18
  24. Cass. pen., I sez., sentenza n. 4498 del 14.01.08
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Andrea

Buongiorno, ho nel bagagliaio della macchina quella che in ambiente prepping si chiama GHB acronimo di Get Home Bag, ovvero uno zaino con quello che in caso di ‘calamità’ o simili contenga il necessario per ritornare al mio domicilio senza problemi (per esempio terremoti, inagibilità delle strade, o assenza di mezzi di trasporto).
Nello zaino ho un coltellino multiuso ed un coltello a lama fissa con lama da 8 cm, ovviamente a filo semplice.
Lo zaino è rigorosamente tenuto nel bagagliaio dell’auto.
Sono in regola o rischio qualcosa?
Grazie

Simone Luraghi

Buongiorno, io due giorni fa sono stato invitato dalla mia fidanzata a casa sua soprattutto perché suo marito (in fase di separazione ma ancora convivente) è violento. Ho portato con me un coltello da cucina che non avevo intenzione di usare, solo per proteggere mostrandolo in caso lui fosse diventato aggressivo. Così è stato, quindi io ho mostrato il mio coltello senza puntarlo addosso a lui, senza brandirlo e senza dire nulla. Si è calmato con l’aggressività (credo che gli spintoni che ho ricevuto si sarebbero trasformati in un vero e proprio pestaggio), il problema è che egli ha chiamato… Leggi il resto »

Cristian

Salve, io dovrei trasportare un martello in gomma con l’attrezzatura del campeggio. Quindi se io metto il martello nel borsone del bagagliaio a un controllo non ci saranno problemi?

Last edited 3 anni fa by Cristian
Giorgio

Quindi, se io portassi un coltellino svizzero multifunzione per ogni tipo di evenienza, per esempio l’apertura di una bottiglia in un uscita con degli amici, non potrei farlo?

Marco

però c’è da capire come giustificare il motivo di trasporto arma impropria, mi spiego meglio: se mi fermano e dico che sto andando a fare un escursione, chi ti dice che non sto raccondando una balla? Non ha molto senso…. Io ho sempre saputo che fino a 7 cm di “filo” della lama si può portare con se senza alcuna giustificazione, oltre i 7 cm scatta la denuncia in automatico se ti beccano. Io vorrei tenere con me nel borsello un Coltellino Svizzero, in cui la lama più grande misura 6,5 cm (di cui 6 cm di affilatura). Quindi lei… Leggi il resto »

Last edited 3 anni fa by Marco
Salvatore Mario

Ho appena acquistato un coltello, arma impropria visto che manca di doppia lama, ho apprezzato molto le spiegazioni giuridiche riportate, sia per quanto riguarda la definizione di arma propria/impropria, sia per quello che riguarda la detenzione ed il trasporto al di fuori della propria abitazione.
Una consulenza gratuita molto apprezzata.
Saluto distintamente.

Ferro Roberto

Salve, le chiedo un approfondimento per un caso particolare, ho i figli che sono boy scout, regolarmente inscritti, per le loro attività gli viene richiesto di portare con se un coltellino svizzero dalla stessa associazione, per cui vista la giustificata motivazione non ci dovrebbero essere problemi, ma siccome sono anche minorenni, esiste qualche altra limitazione e gli scout in quanto sono un corpo riconosciuto hanno qualche deroga particolare in merito.
Grazie e saluti
Ferro Roberto