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La fuga dal processo: abbreviato, patteggiamento, messa alla prova ed oblazione

Hai un problema penale e non hai la forza (economica e psicologica) per affrontare un lungo processo.

Grazie ai riti alternativi al giudizio puoi evitare il processo e, forse, la condanna.

Leggi l’articolo per comprendere i pro e contro del rito abbreviato, del patteggiamento, della messa alla prova e dell’oblazione penale.

Aggiornamento novembre 2018

Con il decreto legislativo del 2 ottobre 2018, n. 122, il legislatore ha riformato il casellario giudiziale. Le informazioni del presente articolo vanno, pertanto, integrate con quanto introdotto dalla riforma. Ti consiglio di leggere il mio articolo “La riforma del casellario giudiziale: meglio tardi che mai” che evidenzia le principali novità della riforma. Per dubbi i domande non esitate a contattarmi (prima di scrivermi procurati una visura del casellario)

Guarda il video per saperne di più su rito abbreviato, patteggiamento, messa alla prova e oblazione

Il peso di un lungo processo

Essere imputati in un processo non è un bella cosa.

A prescindere dalla tua innocenza (o colpevolezza) subire un processo è già una anticipazione della pena: per molti anni della tua vita dovrai convivere con un processo.

Inoltre, qualora tu fossi assolto nessuno ti risarcirà del danno patito (salvo rare ipotesi): lo Stato può processarti e alle fine di tutto nessuno ti chiederà scusa.

In altri termini, se oggi vai sotto processo per ricettazione1 e dopo tanti anni sei assolto, nessuno ti chiederà scusa e soprattutto, nessuno ti rimborserà delle spese legali sostenute!

Ovviamente nessuno potrà garantirti l’esito del processo,un buon avvocato potrà esporti i possibili sviluppi, ma nessun avvocato ti metterà nero su bianco l’esito del processo.

Proprio questa incertezza, spesso è la ragione per cui molti imputati (anche innocenti) scelgono di non percorrere la strada ordinaria del processo, ma prendono strade alternative.

Il processo ordinario

Il rito ordinario rappresenta la strada principale che l’imputato può intraprendere per affrontare il processo.

La peculiarità di tale scelta è la possibilità per l’imputato di potersi difendere utilizzando tutti gli strumenti che il codice di procedura penale prevede.

Tuttavia, questa pienezza di garanzie e strumenti è bilanciata dall’assenza di “sconti” o particolari benefici qualora si dovesse arrivare a una condanna.

In altri termini, scegliendo il rito ordinario puoi difenderti al meglio, ma dovrai sostenere i costi e i tempi di un lungo processo.

Inoltre, in caso di condanna si perdono determinati benefici previsti per i riti alternativi.

  • Pro: difesa 100%;
  • Contro: nessuno sconto di pena operato a priori; necessità della riabilitazione in caso di condanna; processo lungo e costo.

Il rito abbreviato

La prima alternativa al rito ordinario è il rito abbreviato2.

Senza dilungarmi troppo nei tecnicismi, con il rito abbreviato l’imputato guadagna due cose:

  1. uno sconto di 1/3 sulla pena che verrà irrogata;
  2. e risparmia sui tempi (e costi) del processo, poiché non ci saranno tante udienze.

Tuttavia, si perde la possibilità di potersi difendere pienamente poiché l’imputato accetta di essere giudicato allo stato degli atti, ossia sulla base della documentazione raccolta dalla polizia giudiziaria.

Inoltre, se sei imputato per un reato punito con la pena dell’ergastolo, non potrai chiedere il rito abbreviato3.

Un esempio di rito abbreviato

Tizio è indagato di ricettazione4. Nel corso delle indagini la polizia giudiziaria ascolta Caio e Sempronio come persone informate sui fatti.

Nel momento in cui Tizio decide di ricorrere al rito ordinario, quanto detto da Caio e Sempronio non potrà essere utilizzato dal giudice. Pertanto, Caio e Sempronio dovranno essere ascoltati dal giudice nel corso del processo e saranno sottoposti alle domande del pubblico ministero e dell’avvocato.

Al contrario, nel rito abbreviato l’imputato rinuncia al dibattimento e quanto detto da Caio e Sempronio innanzi alla polizia giudiziaria, sarà utilizzato dal giudice nella sentenza.

Quando conviene scegliere il rito abbreviato

Anche nel caso di rito abbreviato, il giudice potrò assolvere l’imputato, dunque il rito abbreviato non vuol dire ammettere la propria colpevolezza, ma semplicemente è una scelta strategica a cui ricorrere in determinate condizioni:

  1. o quando gli atti di indagini sono lacunosi e quindi inidonei per una condanna,
  2. oppure quando gli atti di indagini sono solidi e il dibattimento potrebbe solo rafforzare questi elementi e pertanto si punta allo sconto di pena di 1/3.
  • Pro: possibilità di essere assolti; riduzione di 1/3 della pena, riduzione dei tempi e dei costi del processo;
  • Contro: decisione allo stato degli atti; non si possono portare propri testimoni; necessità della riabilitazione in caso di condanna.

Se vuoi saperne di più in tema di giudizio abbreviato, ti consiglio di leggere questo mio articolo “Che cosa è il giudizio abbreviato? Quali sono i pro e i contro?

Il patteggiamento

L’ulteriore alternativa al rito ordinario è il patteggiamento5.

Grazie al patteggiamento l’imputato beneficia di uno sconto di pena sino ad 1/3, può concordare la pena e subordinare la stessa alla concessione del beneficio della sospensione condizionale.

Inoltre, la pena patteggiata sotto i due anni beneficia di ulteriori vantaggi, quali ad esempio la possibilità di chiedere l’estinzione del reato e degli effetti penale trascorsi due o cinque anni e di non pagare le spese di giustizia.

Ovviamente questi benefici hanno un prezzo: l’imputato rinuncia al giudizio, ammette di essere colpevole e si prende una condanna.

Le ragioni poste alla base di un patteggiamento possono essere molteplici: impossibilità di difendersi perché non ci sono prove a favore, mancanza di risorse economiche per sostenere un processo, incapacità psicologica di affrontare un lungo calvario giudiziario ecc…

Ad ogni modo, attraverso il patteggiamento l’imputato chiude rapidamente la propria partita con una condanna ma beneficia di importanti agevolazioni.

  • Pro: pena concordata preventivamente; condanna senza sorprese con riduzione sino ad 1/3; dopo due o cinque anni è possibile chiedere l’estinzione del reato e degli effetti penali senza dover risarcire la persona offesa; non si pagano le spese di giustizia;
  • Contro: è una condanna; non c’è la possibilità di difendersi.

Se vuoi saperne di più sul patteggiamento, ti consiglio di leggere questo mio articolo “Che cos’è il patteggiamento e quando conviene chiederlo“.

La messa alla prova

Un’altra possibilità per evitare il processo è ricorre alla messa alla prova per gli adulti6.

Prima che il processo abbia inizio, è data la possibilità all’imputato di chiedere la sospensione del processo e di essere ammesso a eseguire lavori socialmente utili.

Se i lavori socialmente utili si concludono positivamente, si arriverà ad una sentenza di proscioglimento per estinzione del reato.

In altri termini, non viene irrogata alcuna condanna e tutto l’iter giudiziario si conclude con un proscioglimento.

Per accedere a tale istituto è necessario che il reato per il quale si è imputati abbia una pena detentiva fino a quattro anni ovvero un reato che rientra fra quelli previsti a citazione a giudizio diretta7

Inoltre, ben potrebbe capitare che il giudice subordini l’ammissione al risarcimento del danno cagionato alla persona offesa.

Infine, occorre precisare che la sentenza di proscioglimento sarà comunque visibile sul casellario: non sarà un precedente penale che arreca pregiudizi, ma di sicuro non è un bel biglietto da visita.

  • Pro: sentenza di proscioglimento (nessuna condanna); rapida definizione del procedimento penale;
  • Contro: valutazione discrezionale del giudice sull’ammissibilità della domanda; occorre eseguire i lavori socialmente utili; la sentenza di proscioglimento sarà visibile sul casellario (disposizione aggiornata a seguito della riforma del casellario – dal 10.11.2019 la messa alla prova non sarà più visibile sul casellario – “La riforma del casellario giudiziale: meglio tardi che mai” )

Se vuoi saperne di più sulla messa alla prova per adulti, ti consiglio di leggere questo mio articolo “Come funziona la messa alla prova per adulti? Vantaggi e svantaggi“.

L’oblazione

Infine, qualora foste imputati per una contravvenzione punita con la pene pecuniaria o con l’arresto, è data la possibilità, attraverso l’oblazione8, di pagare la metà del massimo delle pena ed estinguere il reato.

Non è un patteggiamento o una forma di ammissione di colpevolezza, è la concreta possibilità di “pagare” e risolvere la questione.

Ovviamente, ciò è possibile solo con i reati più blandi, ossia le contravvenzioni. La richiesta deve essere presentata prima dell’inizio del processo.

Un esempio di oblazione penale

Un esempio pratico di come funziona l’oblazione è nel caso del reato di rifiuto d’indicazione sulla propria identità personale9: anziché sostenere un processo, potete risolvere il problema pagando 103,00 euro, più le spese giustizia pari a circa 80,00 euro (oltre l’onorario per l’avvocato ovviamente).

Una volta ammessi e pagata la contravvenzione, non resterà alcuna traccia sul vostra casellario e non subirete alcun pregiudizio da tale scelta.

  • Pro: non sostenete un lungo e costoso processo; il reato viene cancellato e non vi alcun traccia sul casellario; per la maggior parte delle contravvenzione è economicamente conveniente;
  • Contro: per alcune ipotesi di reati è economicamente poco conveniente.

Se vuoi saperne di più in tema di oblazione, ti consiglio di leggere questo mio articolo “Oblazione penale: come evitare una condanna e un lungo processo“.

Conclusioni

Rito abbreviato, patteggiamento, messa alla prova e oblazione sono tutti riti alternativi al giudizio ordinario. Attraverso queste strade hai la concreta possibilità di evitare il processo e, forse, anche la condanna.

Tuttavia prima scegliere una di queste opzioni è importante comprenderne i vantaggi e svantaggi, poiché una volta presa una strada non si torna più indietro.

Aggiornamento novembre 2018

Con il decreto legislativo del 2 ottobre 2018, n. 122, il legislatore ha riformato il casellario giudiziale. Le informazioni del presente articolo vanno, pertanto, integrate con quanto introdotto dalla riforma. Vi consiglio di leggere il mio articolo “La riforma del casellario giudiziale: meglio tardi che mai” che evidenzia le principali novità della riforma. Per dubbi i domande non esitate a contattarmi (prima di scrivermi procurati una visura del casellario)


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Note

  1. Art. 648 del Codice Penale
  2. Art. 438, comma II, del Codice di Procedura Penale
  3. Legge n. 33 del 12 aprile 2019
  4. Art. 648 del Codice Penale
  5. Art. 444, comma II, del Codice di Procedura Penale
  6. Art. 168 bis del Codice Penale
  7. Art. 550, comma II, del Codice di Procedura Penale
  8. Art. 162 bis del Codice Penale
  9. Art. 651 bis del Codice Penale
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andrea

Buongiorno, vole vo chiedere se l’istituto della messa alla prova può essere considerato come una ammissione di colpevolezza. Grazie