Gratuito patrocinio: quando l’avvocato te lo paga lo Stato!
Questo articolo utilizza un linguaggio atecnico, finalizzato a far comprendere a tutti cosa sia il patrocinio a spese dello Stato, detto anche “gratuito patrocinio”.
L’articolo non è un trattato scientifico né vuole essere tale.
Indice
Chi paga l’avvocato?
Partiamo da una premessa: l’avvocato è pagato dal cliente.
Non esistono assicurazioni, polizze o altri sistemi: se tu cliente non paghi l’avvocato, nessuno lo farà al posto tuo. Pertanto, non scandalizzarti se l’avvocato esige di essere pagato.
Tuttavia, capita spesso che chi ha necessità di essere difeso non ha i mezzi economici per permettersi l’onorario di un avvocato.
In questo caso, per garantire a tutti il diritto di difendersi1, l’avvocato è pagato dallo Stato.
Ma il gratuito patrocinio e il difensore di ufficio sono la stessa cosa?
Assolutamente no. Sono due cose differenti.
Ti faccio un esempio per farti capire meglio.
Un bel giorno ricevi l’avviso di conclusioni delle indagini, in tale avviso lo Stato ti comunica, tra le tante cose, che ha scelto un avvocato per te.
Questo perché tu hai diritto a difenderti, non puoi rinunciare all’avvocato o alla difesa. L’avvocato che ti ha scelto lo Stato, si chiama “difensore di ufficio”.
Questo difensore, scelto dallo Stato, non è pagato dallo Stato, ma lo dovrai pagare tu.
Non lo conosci, non lo hai scelto tu, ma il difensore di ufficio ha tutto il diritto di chiederti l’onorario, poiché egli lavora per te anche se tu non lo hai scelto.
Diversamente, il gratuito patrocinio è lo strumento con cui, qualora sussistano le condizioni, lo Stato paga il tuo avvocato di fiducia.
Quali sono le condizioni per essere ammesso al patrocinio a spese dello Stato?
Devi avere un reddito pari o inferiore ad euro 11.528,412.
Tale limite è aumentato di 1.032,91 euro per ogni familiare convivente.
Quali documenti servono?
- Certificato cumulativo di stato di famiglia e residenza (da fare presso l’ufficio anagrafe del Comune di residenza).
- Copia del tesserino del codice fiscale di tutti i conviventi risultanti dallo stato di famiglia (o tessera sanitaria se risulta il codice fiscale).
- Copia di un documento di identità di tutti i conviventi risultanti dallo stato di famiglia (carta di identità, patente di guida, passaporto…).
- Copia dell’ultima dichiarazione dei redditi (CUD, …) o autodichiarazione di sussistenza dei requisiti reddituali.
- Ogni documenti utili a dimostrare lo stato di indigenza economica, nonché a dimostrare l’esistenza di spese prioritaria (come acqua, luce e gas) che non si possono eliminare.
Devo anticipare delle spese all’avvocato? Un contributo minimo?
Assolutamente no. Una volta che sei ammesso al gratuito patrocinio, tutto è pagato dallo Stato, non devi dare nulla all’avvocato.
L’avvocato che chiede un anticipazione dei compensi al proprio cliente ammesso la patrocinio a spese dello Stato, oltre a non averne diritto, commette un grave illecito.
Chi firma la domanda, dove si presenta e dopo quanti giorni ricevo una risposta?
La domanda è firmata esclusivamente dal soggetto interessato e la firma è autenticata dal difensore.
Non è ammessa la richiesta in forma orale.
La domanda di gratuito patrocinio si presenta nella cancelleria del giudice.
In genere, dopo circa 30 giorni si riceve la risposta di ammissione o meno al patrocinio a spese dello Stato.
Cosa accade se dichiaro il falso?
Dopo che si è ammessi al patrocinio a spese dello Stato, nel 90% dei casi la Guardia di Finanza effettua dei controlli per appurare la veridicità di quanto dichiarato.
Le dichiarazioni false od omissive e la mancata comunicazione degli aumenti di reddito sono punite con la pena della reclusione in carcere da uno a sei anni e otto mesi di reclusione in carcere e con la multa da 309,87 a 1.549,37 euro, oltre al pagamento di tutte le somme corrisposte dallo Stato.
Per un approfondimento ti consiglio di leggere il testo unico in materia di spese di giustizia.
Iscritto dal gennaio 2015 all’ordine degli avvocati di napoli.
Appassionato di nuove tecnologie e di tutto ciò che gravita intorno al diritto penale.
Salve sono in fase di separazione giudiziale .Ho cercato un avvocato a pagamento.Lo e pagato con la vendita di una casa a CUBA per 2.800euro Adesso e fissata la prima audienza e mi arriva il LiberoPatrocinio.Io non ho un lavoro non ho conto non ho una casa.Posso continuare con il LiberoPatrocinio senza problemma?
Cordiali saluti .
Flavia
Mi spiace, ma mi occupo solo di diritto penale. Non so rispondere al Suo quesito.
Buongiorno sig. Avvocato, ho ricevuto un decreto penale di condanna col beneficio della sospensione condizionale della pena. Non farò opposizione e non nominerò nessun avvocato per assistermi. Volevo sapere se l’avvocato che mi hanno assegnato d’ufficio si potrà rivolgere per chiedermi soldi o quant’altro.. Cosa dovrei fare in questa situazione?
Saluti
Teoricamente sì, potrebbe chiederle l’onorario. Praticamente è difficile e non avviene molto spesso. Le consiglio di chiamare l’avvocato nominato di ufficio e dirgli che non ha intenzione di di fare opposizione al decreto penale di condanna.