Qual è la differenza tra prescrizione e assoluzione?
Qual è la differenza tra prescrizione e assoluzione?
Una sentenza assolutoria dichiara l’imputato innocente. Il giudice è entrato nel merito del processo, ha valutato le prove ed ha dichiarato l’innocenza dell’imputato.
Con la prescrizione del reato, invece, il processo a carico dell’imputato non si è concluso nei tempi previsti dalla legge. L’imputato non può essere punito pur avendo commesso il fatto delittuoso, questi sarà soggetto al solo risarcimento del danno alle persone offese.
Indice
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Qual è lo scopo del processo penale?
Lo scopo del processo penale è accertare la verità, non trovare un colpevole.
Metaforicamente parlando, il processo è un macchina che guarda il passato, cercando di far luce su fatti ed avvenimenti.
A volte ci riesce, a volte no. Non a caso, la verità processuale può essere diversa dalla verità fattuale, ma questa è un’altra storia.
Cosa vuol dire essere assolti?
Vuol dire che il processo si è svolto, il giudice ha valutato le prove ed all’esito del dibattimento ha ritenuto l’imputato innocente.
Il Codice di Procedura Penale1 prevede le seguenti formule assolutorie (per semplificare riporto solo le più importanti):
- il fatto non sussiste = Tizio è accusato dell’omicidio di Caio. All’esito del processo, si scopre che Caio è vivo. Pertanto, il fatto (nel nostro caso l’omicidio) non sussiste, nel senso che non è mai avvenuto.
- l’imputato non lo ha commesso = Tizio è accusato dell’omicidio di Caio. All’esito del processo, si scopre che Sempronio ha ucciso Caio. Pertanto, il fatto (nel nostro caso l’omicidio) sussiste poiché Caio è morto, ma non è stato Tizio ad ucciderlo, bensì Sempronio.
- il fatto non costituisce reato = Tizio è accusato di omicidio stradale. All’esito del processo si scopre che Tizio, pur avendo investito Caio, non ha potuto fare nulla per evitare l’evento. Pertanto, il fatto è avvenuto (Caio è morto), è stato Tizio, tuttavia manca l’elemento soggettivo del reato, nel caso in esame la colpa.
- il fatto non è previsto dalla legge come reato = Tizio è accusato di aver ingiuriato Caio nel maggio 2015. Durante il processo il reato di ingiurie viene depenalizzato. Dunque, Tizio avrà ingiuriato volontariamente Caio, tuttavia, sarà assolto perché l’ingiuria non è più reato dal gennaio 2016.
E la prescrizione del reato cosa c’entra con l’assoluzione?
Nulla. La prescrizione del reato non c’entra nulla con l’assoluzione.
Essere prosciolti per intervenuta prescrizione vuol dire semplicemente che lo Stato non ha fatto in tempo a chiudere il processo.
Dunque, il giudice non ha accertato l’innocenza dell’imputato (come nell’assoluzione) ma semplicemente prende atto che l’imputato, seppure colpevole, non può essere punito perché è passato troppo tempo dalla commissione del fatto.
Non a caso, è possibile rinunciare alla prescrizione e cercare di essere giudicati nel merito e magari assolti.
State molto attenti da colui che si dichiara “assolto per prescrizione”: o commette un errore giuridico in buona fede, oppure sta cercando di far passare maliziosamente la dichiarazione di prescrizione per assoluzione.
Cosa accade dopo una sentenza che dichiara la prescrizione del reato?
Accade che Tizio non verrà condannato alla reclusione, all’arresto, alla multa o all’ammenda. In parole povere, non andrà in carcere e non pagherà soldi allo Stato.
Tuttavia, Tizio dovrà comunque risarcire le persone offese del reato, le quali potranno decidere di iniziare una causa civile per quantificare il risarcimento.
Ti faccio un esempio:
Tizio va sotto processo per aver truffato Caio e Sempronio. Il processo inizia, vengono ascoltati i testimoni ed in primo grado Tizio è condannato ad anni due e mesi quattro di reclusione.
Tizio impugna la sentenza e propone appello. L’udienza di appello viene fissata quando oramai sono scaduti i termini di prescrizione. Tizio, seppure colpevole, non dovrà scontare la condanna di primo grado.
È, in ogni caso, fatta salva la possibilità per Caio e Sempronio di ottenere un risarcimento in sede civile. Questo perché Tizio non è stato assolto, Tizio non è innocente.
Conclusioni – Qual è la differenza tra prescrizione e assoluzione?
Una sentenza assolutoria dichiara l’imputato innocente. Il giudice è entrato nel merito del processo, ha valutato le prove ed ha dichiarato l’innocenza dell’imputato.
Con la prescrizione del reato, invece, il processo a carico dell’imputato non si è concluso nei tempi previsti dalla legge. L’imputato non può essere punito pur avendo commesso il fatto delittuoso, questi sarà soggetto al solo risarcimento del danno alle persone offese.
Considerazioni personali
Questo articolo è una “brutale” semplificazione delle materia, da tale semplificazione la prescrizione del reato appare come un’ingiustizia, tuttavia è esattamente il contrario.
L’istituto della prescrizione è un baluardo volto a garantire la certezza del diritto e tutelare i cittadini.
Per saperne di più ti consiglio di leggere questo mio articolo “La prescrizione del reato: come funziona? A che cosa serve? Le risposte alle domande più frequenti“.
Tuttavia, non è questa la sede per approfondire la materia. Qualora foste interessati, resto a disposizione per un articolo di approfondimento.
Iscritto dal gennaio 2015 all’ordine degli avvocati di napoli.
Appassionato di nuove tecnologie e di tutto ciò che gravita intorno al diritto penale.
Buongiorno Avvocato, sono stato destituito da un istituto scolastico ed escluso dalle GPS, a seguito sentenza sono stato assolto.
La mia domanda è: posso partecipare ai concorsi, visto che nei vari moduli di domanda viene richiesto specificatamente di ……non essere stato destituito o dispensato….?
Salve, temo non di poterla aiutare poiché il Suo quesito attiene al diritto amministrativo e non tanto al diritto penale.
Inoltre, occorre anche capire con quale formula è stato assolto poiché non tutte hanno la stessa valenza.
Ad ogni modo le consiglio di rivolgersi ad un avvocato amministrativista.
Lei dice giustamente e sottolinea più volte, che chi è stato prosciolto per prescrizione non è innocente. Però è vero anche il contrario, non è nemmeno colpevole. E’ come se la partita fosse stata interrotta, non ha vinto nessuno, Lo dico perchè spesso viene utilizzato il teorema: prosciolto per prescrizione quindi potenzialmente colpevole. Penso ad esempio a un famoso processo per mafia a Giulio Andreotti. Direi che è falso. Resta nel limbo, non innocente e non colpevole.
Se l’imputato vuole fugare ogni dubbio può rinunciare alla prescrizione e attendere l’esito del processo.
In pochi lo fanno, ma chi lo ha fatto può, giustamente, affermare di essere innocente.
Al contrario, chi ha beneficiato della prescrizione non può fare lo stesso, inoltre se la prescrizione arriva in appello (come capita spesso) l’imputato sarà cmq dichiarato colpevole ma non verrà punito.
Gent-mo Avvocato, quindi la Prescrizione può essere l’unica via di scampo per evitare la galera, naturalmente dopo essere stato riconosciuto colpevole, giusto?
La domanda non è corretta. Per evitare la reclusione ci sono diverse opzioni. La prescrizione del reato non ha questo scopo.