Quali sono i reati ostativi? Cosa significa avere un reato ostativo?
La condanna penale inferiore a quattro anni di reclusione, offre la concreta possibilità al condannato di evitare il carcere.
Questo, tuttavia, non vale per i reati ostativi, per i quali, a prescindere dall’entità della pena, è sempre previsto il carcere.
Continua a leggere l’articolo per sapere quali sono i reati ostativi e conoscere le conseguenze di tali delitti.
Guarda il video per scoprire che cosa sono i reati ostativi
Che cosa sono i reati ostativi?
I reati ostativi1sono una determinata categoria di delitti, ritenuti estremamente gravi dall’ordinamento e per i quali non è prevista la sospensione dell’esecuzione della pena2, né i benefici carcerari (ad eccezione della liberazione anticipata3).
In altre parole, la legge ha individuato una serie di reati per quali non ci sono scappatoie: il condannato va in carcere ed è molto difficile che possa uscire prima dell’espiazione della pena.
Questo avviene perché tali reati sono estremamente gravi e si presume, in maniera assoluta, che il condannato sia molto pericoloso e pertanto debba stare in carcere, senza poter accedere alla misure alternative, come la detenzione domiciliare4.
Quali sono le conseguenze dei reati ostativi?
Per comprendere la peculiarità dei reati ostativi è necessario spiegare cosa accade a seguito di una condanna penale.
Il processo penale, in caso di condanna, si conclude con l’irrogazione di una pena.
Quando la pena è la reclusione ed è irrogata senza la sospensione condizionale della pena5, vuol dire che il condannato dovrà andare in carcere.
Questo accadrà quando la sentenza sarà definitiva e quando la Procura si ricorderà di mettere in esecuzione la condanna.
Al momento dell’esecuzione, la legge distingue nettamente le condanne aventi ad oggetto i reati normali, rispetto alle condanne relative ai reati ostativi.
Esecuzione della condanna per i reati normali
Per i reati normali, in caso di condanna pari o inferiore ai quattro anni di reclusione, la legge dispone che l’ordine di esecuzione sia sospeso per trenta giorni.
Entro tale termine, il condannato per reati normali, potrà chiedere di espiare la pena con le misure alternative alla detenzione. In questo modo, il condannato ha la concreta possibilità di evitare il carcere.
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Esempio di esecuzione per reati normali
Tizio è stato condannato ad un anno e sei mesi di reclusione, senza pena sospesa, per truffa6 e ricettazione7.
Tizio ha affrontato il processo da uomo libero, cioè senza alcuna forma di custodia cautelare8.
Al momento dell’esecuzione della condanna a Tizio viene notificato l’ordine di esecuzione, nel quale è indicato che ha trenta giorni di tempo per chiedere le misure alternative alla detenzione ed evitare il carcere.
Tizio, va dall’avvocato ed entro i trenta giorni, chiede le misure alternative alla detenzione (domiciliari, semilibertà o affidamento ai servizi sociali).
Dopo circa un anno dalla richiesta, durante la quale Tizio è sempre libero, il Tribunale di Sorveglianza fissa l’udienza nella quale deciderà se accogliere o meno la richiesta di Tizio.
Ovviamente, se Tizio non chiede le misure alternative entro i trenta giorni, perde questa possibilità e prima o poi lo verranno a prendere per portarlo in carcere.
Esecuzione della condanna per i reati ostativi
Per i reati ostativi, invece, il sistema non prevede tale beneficio9.
Se l’imputato è stato condannato per un reato ostativo, a seguito del passaggio in giudicato della sentenza, nel momento in cui la Procura mette in esecuzione la condanna, l’imputato andrà direttamente in carcere.
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Esempio di esecuzione per reati ostativi
Caio è stato condannato ad un anno e sei mesi di reclusione, senza pena sospesa, per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Caio ha affrontato il processo da uomo libero, cioè senza alcuna forma di custodia cautelare.
Nel momento in cui la sentenza di condanna diventa definitiva, a Caio viene notificato l’ordine di esecuzione e portato direttamente in carcere, senza la possibilità di chiedere le misure alternative alla detenzione, nonostante una condanna mite.
Ciò avverrà a prescindere dall’entità della pena: o che siano due mesi o quattro anni, Caio entrerà sempre in carcere.
Inoltre, Caio avrà maggiori difficoltà e ostacoli per ottenere dal carcere la detenzione domiciliare, l’affidamento ai servizi sociali o la semilibertà.
L’unico beneficio al quale potrà accedere agevolmente Caio è quello della liberazione anticipata.
Quali sono i reati ostativi?
Di seguito l’elenco dei reati ostativi divisi in relazione al bene giuridico protetto.
Reati di mafia e camorra
- Associazione di tipo mafioso anche straniere10;
- Scambio elettorale politico-mafioso11;
- Qualsiasi reato commesso avvalendosi delle condizioni della associazioni mafiose oppure commesso per agevolare le detta associazioni12.
Reati contro la pubblica amministrazione
- Concussione13;
- Corruzione per l’esercizio della funzione14;
- Corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio15;
- Induzione indebita a dare o promettere utilità16;
- Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio e pene per il corruttore17;
- Istigazione alla corruzione18;
- Peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione di membri delle Corti internazionali o degli organi delle Comunità europee19.
Reati contro il patrimonio
- Furto in abitazione2021;
- Rapina aggravata22;
- Estorsione aggravata23;
- Sequestro di persona a scopo di estorsione24.
Reati contro l’ambiente
- Incendio boschivo25.
Reati contro la persona e la famiglia
- Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso26;
- Omicidio27;
- Maltrattamenti in famiglia commessi in presenza o in danno di persona minore, di donna in stato di gravidanza o di persona con disabilità28;
- Atti persecutori (stalking) commessi in presenza o in danno di persona minore, di donna in stato di gravidanza o di persona con disabilità, oppure commessi con armi o da persona travisata29.
Associazione per delinquere:
- finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri30;
- finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope31;
- aggravata, finalizzata alla contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni oppure all’introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi32;
- finalizzata alla commissione di delitti contro la personalità individuale33.
Reati a sfondo sessuale
- Prostituzione minorile34;
- Pornografia minorile35;
- Violenza sessuale di gruppo36;
- Violenza sessuale37;
- Atti sessuali con minorenne38;
- Detenzione di materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni diciotto39;
- Adescamento di minorenni40;
- Corruzione di minorenne41;
- Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile42.
Reati di immigrazione clandestina
- Acquisto o vendita di schiavi43;
- Immigrazione clandestina44;
- Riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù45;
- Tratta di persona46.
Reati relativi a stupefacenti e tabacchi
- Contrabbando di tabacchi lavorati esteri aggravato47;
- Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, aggravato dall’ingente quantità48.
Il tentativo rientra nei reati ostativi?
Qualora tu fossi stato condannato per uno dei delitti ostativi ma nella forma del tentativo49, sappi che allora che il tuo reato NON rientra in quelli ostativi50.
In altre parole, solo i delitti ostativi consumati sono ostativi e ti impediscono di avere la sospensione dell’esecuzione delle pena e i benefici carcerari.
Il delitto tentato determina, invece, la creazione di autonoma figura di reato, per la quale non sono previsti gli effetti negativi dei delitti ostativi consumati.
Ecco a te un esempio di delitto tentato attinente ad un reato ostativo:
l’imputato è stato condannato a quattro anni di reclusione per il delitto di tentato omicidio (reato ostativo nella forma consumata) e ha potuto beneficiare della sospensione dell’esecuzione della pena.
Con i reati ostativi è possibile ottenere la pena sospesa?
Il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere concesso anche per i reati ostativi.
Grazie alla pena sospesa puoi evitare il carcere e tutte le conseguenze negative dei reati ostativi.
Non è facile ottenere la pena sospesa per tali reati:
- sia perché la gran parte di essi ha pena molto alte, che difficilmente “scendono” sotto i due anni;
- sia perché, considerata l’intrinseca gravità dei fatti, un giudice ci penserà molto bene prima di concederti la pena sospesa.
Ad ogni modo, qualora il tuo reato dovesse essere tra quelli ostativi e la “patteggiata” dovesse essere compatibile con il beneficio della sospensione condizionale della pena, ti consiglio vivamente di patteggiare e subordinare l’accordo alla concessione della pena sospesa.
Ti riporto un esempio di reato ostativo (violenza sessuale nei confronti di persona minorenne), il cui processo si è concluso con una pena relativamente bassa (anni uno e mesi quattro di reclusione) e il condannato ha ottenuto il beneficio della sospensione condizionale.
È possibile sospendere l’esecuzione della pena con i reati ostativi?
Come meglio spiegato sopra, l’esecuzione della pena dei reati ostativi NON si sospende.
Anche se sei stato condannato per soli dieci mesi di reclusione, sfortunatamente per te, ti verranno a prendere e dovrai andare in carcere.
L’unica eccezione prevista è per i tossicodipendenti o alcooldipendenti, sottoposti agli arresti domiciliari con in corso un programma terapeutico di recupero presso i servizi pubblici per l’assistenza ai tossicodipendenti51.
Ecco a te un esempio di ordine di esecuzione della della pena di appena dieci mesi di reclusione, relativo ad un reato ostativo (in questo caso maltrattamenti in famiglia aggravati52) per il quale il condannato è andato direttamente in carcere.
Sono in carcere per un reato ostativo, come posso ottenere i benefici e le misure alternative alla detenzione?
I reati ostativi hanno ripercussioni anche all’interno del carcere, poiché per il detenuto condannato per i reati ostativi sono previsti percorsi di rieducazione più duri o comunque differenziati rispetto a quelli ordinari.
Ad esempio, il condannato detenuto per un reato ostativo non beneficia della cosiddetta legge “svuotacarceri”53.
Questo vuole dire che per ottenere la detenzione domiciliare il detenuto condannato per un reato ostativo dovrà seguire un percorso più lungo e complesso.
La norma di riferimento54è molto articolata e differenzia, in relazione al tipo di reato, le attività che dovrebbe svolgere il detenuto per ottenere le misure alternative alla detenzione.
Non essendo questa la sede per un’analisi approfondita, ti semplifico il concetto e ti dico che è possibile ottenere i benefici e le misure alternative alle detenzione solo se il detenuto:
- collabora con la giustizia;
- nei delitti contro la pubblica amministrazione, si è adoperato per bloccare l’attività delittuosa, assicurare le prove dei reati, l’individuazione degli altri responsabili o per il sequestro delle somme o altre utilità proveniente dal reato;
- non ha più collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva;
- non è oggettivamente in grado di collaborare con la giustizia poiché la sentenza di condanna ha dimostrato una limitata partecipazione al fatto criminoso;
- offre una collaborazione oggettivamente irrilevante ed abbia risarcito il danno dopo la sentenza di condanna;
- nei casi di reati a sfondo sessuale, il detenuto si deve sottoporre all’osservazione scientifica della personalità per almeno un anno;
- nei casi di reati a sfondo sessuali commessi in danno di minorenni, solo se il magistrato di sorveglianza o il tribunale di sorveglianza valuta la positiva partecipazione al programma di riabilitazione specifica.
Il detenuto per i reati ostativi può chiedere la liberazione anticipata?
Sì, il detenuto per i reati ostativi, anche senza collaborare con la giustizia, ha diritto allo sconto di pena della liberazione anticipata.
Grazie a tale beneficio il detenuto che partecipa all’attività di rieducazione in carcere, ha diritto a quarantacinque giorni di sconto per ogni semestre di pena espiato.
Dunque, grazie allo sconto di pena per la liberazione anticipata il condannato può espiare più rapidamente il reato ostativo, così da poter ottenere lo scioglimento del cumulo e chiedere le misure alternative alla detenzione.
Per sapere come funzione la liberazione anticipata e calcolare i semestri clicca qui.
Che cosa è lo scioglimento del cumulo dei reati ostativi?
Se il detenuto è stato condannato per un reato ostativo e un reato semplice (cumulo di pene), il detenuto potrà beneficiare delle misure alternative alla detenzione quando avrà espiato la quota-parte di pena relativa alle ipotesi delittuose ostative55.
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Ti faccio un esempio di scioglimento del cumulo giuridico
Tizio è stato condannato per estorsione aggravata dal metodo mafioso (reato ostativo) e per ricettazione (reato non ostativo), a cinque anni complessivi di reclusione.
Dalla lettura dell’ordine di esecuzione e della sentenza di condanna, leggo che quattro anni sono riferibili all’estorsione, mentre un anno alla ricettazione.
Questo vuol dire che appena Tizio avrà scontato i quattro anni del reato ostativo, potrà chiedere le misure alternative alla detenzione, come ad esempio la detenzione domiciliare.
Pertanto, grazie allo scioglimento del cumulo giuridico delle pene il detenuto condannato ad un reato ostativo può accedere alle misure alternative alla detenzione.
In questo scenario il mio consiglio è quello di chiedere tempestivamente la liberazione anticipata e tenere sotto controllo il computo matematico dell’espiazione della pena.
Così da capire esattamente quando è stata scontata la quota-parte di pena ostativa e chiedere subito l’accesso alle misure alternative alla detenzione, avendo il condannato già espiato la frazione ostativa della pena.
Reati ostativi e misure cautelari
L’imputato a cui è contestato uno dei reati ostativi, durante la pendenza del processo ha la facoltà di chiedere la misura cautelare degli arresti domiciliare56.
In altre parole, sino a quando la condanna non è definitiva, per la gran parte dei reati ostativi, l’imputato può chiedere e ottenere una misura cautelare meno grave rispetto al carcere.
Dunque, accadrà che Tizio, accusato di rapina aggravata, cioè un reato ostativo, affronterà il processo agli arresti domiciliari.
Una volta che sarà definitivamente condannato, Tizio dovrà necessariamente andare in carcere: anche per un solo giorno, il condannato dovrà essere recluso presso un istituto di detenzione.
Questo sistema, a mio avviso, è sbagliato poiché pregiudica il recupero sociale del condannato, il quale affronta il processo in un regime agevolato e successivamente, a prescindere dall’entità della pena, dovrà necessariamente essere recluso.
Come evitare il carcere con il reato ostativo
Come avrai capito, l’unico modo che hai per evitare il carcere in caso di reato ostativo è quello di affrontare il processo agli arresti domiciliari.
In questo modo, avrai la possibilità di scontare in anticipo la pena a casa, cosicché al momento del passaggio in giudicato della sentenza avrai già espiato la condanna.
Pertanto, è consigliabile chiedere la misura cautelare degli arresti domiciliari e ritardare quanto più possibile il passaggio in giudicato della condanna.
Condanna per reato ostativo e reato non ostativo
Tale strategia difensiva avrà effetti positivi soprattutto quando la contestazione riguarda un reato ostativo e un reato non ostativo.
Questo perché il tempo trascorso agli arresti domiciliari verrà attribuito al reato ostativo, cosicché al momento del passaggio in giudicato rimarrà solo una porzione di pena non ostativa da scontare.
Così facendo, il condannato avrà espiato a casa il reato ostativo e al momento del passaggio in giudicato della condanna verrà emesso l’ordine di esecuzione sospeso, dando la possibilità al condannato di:
- non andare direttamente in carcere, come avviene invece per i reati ostativi;
- chiedere le misure alternative alla detenzione ed evitare l’ingresso immediato presso l’istituto di detenzione.
Ti faccio un esempio di come evitare il carcere con il reato ostativo
Tizio è processato per i reati di:
- porto abusivo di un’arma impropria (reato non ostativo);
- rapina aggravata (reato ostativo)
Tizio affronta il processo agli arresti domiciliari e viene sottoposta a tale misura cautelare per 2 anni e 14 giorni.
All’esito di giudizio di primo grado viene revocata la misura cautelare e Tizio è libero.
L’imputato in primo grado viene condannato alla pena di anni 2 e mesi 3 di reclusione: 2 anni per la rapina e 3 mesi per il porto abusivo di arma impropria.
Tizio propone appello avverso la sentenza di primo grado. All’esito del giudizio di secondo grado la condanna viene confermata e diventa definitiva.
Dunque, Tizio è stato condannato definitivamente alla pena di anni 2 e mesi 3 di reclusione.
La Procura della Repubblica, al momento in cui emette l’ordine di esecuzione, prende atto che Tizio ha già scontato agli arresti domiciliari 2 anni e 14 giorni, pertanto restano da espiare solo 2 mesi e 16 giorni.
Di fatto Tizio ha già scontato la porzione di pena relativa al reato ostativo (pari a 2 anni), restando invece una parte attribuibile al reato non ostativo (3 mesi).
In questo scenario, al momento del passaggio in giudicato della sentenza, relativa ad un reato ostativo e ad un reato non ostativo, la Procura anziché portare direttamente in carcere Tizio, emetterà l’ordine di esecuzione sospeso, poiché la pena attinente al reato ostativo è stata già espiata.
Tizio, dunque, pur essendo stato condannato per un reato ostativo non andrà direttamente in carcere, ma avrà la possibilità di chiedere le misure alternative alla detenzione ed evitare l’ingresso nell’istituto penitenziario.
Conclusioni
Se ti viene contestato un reato ostativo, sappi che in caso di condanna senza pena sospesa, dovrai necessariamente andare in carcere.
L’entità della pena irrogata è indifferente: un giorno, un mese o un anno sono uguali e dovranno essere espiati in carcere.
Inoltre, una volta recluso in carcere, sarà molto difficile ottenere i benefici carcerari e le misure alternative alla detenzione.
L’unico modo che hai per ottenere una misura alternativa alla detenzione è collaborare con la giustizia, dimostrare l’assenza di legami con la criminalità oppure ottenere lo scioglimento del cumulo giuridico dei reati ostativi già espiati.
In alternativa, è consigliabile affrontare il processo con la misura cautelare degli arresti domiciliari e rimandare quanto più possibile l’irrevocabilità della sentenza.
Iscritto dal gennaio 2015 all’ordine degli avvocati di napoli.
Appassionato di nuove tecnologie e di tutto ciò che gravita intorno al diritto penale.
Note
- Art. 4 bis della legge n. 354 del 26 luglio 1975 – Ordinamento Penitenziario
- Art. 656, comma V, del Codice di Procedura Penale
- Art. 54 della legge n. 354 del 26 luglio 1975 – Ordinamento Penitenziario
- Art. 47 ter della legge n. 354 del 26 luglio 1975 – Ordinamento Penitenziario
- Art. 163 del Codice Penale
- Art. 640 del Codice Penale
- Art. 648 del Codice Penale
- Art. 274 del Codice di Procedura Penale
- Art. 656, comma IX, del Codice di Procedura Penale
- Art. 416 bis del Codice Penale
- Art. 416 ter del Codice Penale
- Art. 7 D.L. 152/1991 – Articolo 416 bis 1 Codice Penale
- Art. 317 del Codice Penale
- Art. 318 del Codice Penale
- Art. 319 e 319 bis del Codice Penale
- Art. 319 quater, comma I, del Codice Penale
- Art. 320 e 321 del Codice Penale
- Art. 322 del Codice Penale
- Art. 322 bis del Codice Penale
- Art. 624 bis del Codice Penale
- http://www.quotidianogiuridico.it/documents/2019/10/01/furto-in-abitazione-legittimo-il-divieto-di-sospensione-della-pena
- Art. 628, III comma, del Codice Penale
- Art. 629, II comma, del Codice Penale
- Art. 630 del Codice Penale
- Art. 423 bis del Codice Penale
- Art. 583 quinquies del Codice Penale
- Art. 575 del Codice Penale
- Art. 572, comma II, del Codice Penale
- Art. 612 bis, comma III, del Codice Penale
- Art. 291 quater del Testo Unico in materia doganale, D.P.R. n. 43 del 23 gennaio 1973
- Art. 74 del Testo Unico in materia di stupefacenti e sostanze psicotrope, D.P.R. n. 309 del 9 ottobre 1990
- Art. 416, I e III comma, art. 473 e art. 474 del Codice Penale
- Art. 416 del codice penale in relazione ai delitti previsti dal libro II, titolo XII, capo III, sezione I, del medesimo codice
- Art. 600 bis, I comma, del Codice Penale
- Art. 600 ter, I e II comma, del Codice Penale
- Art. 609 octies del Codice Penale
- Art. 609 bis del Codice Penale
- Art. 609 quater del Codice Penale
- Art. 609 quater del Codice Penale
- Art. 609 undecies del Codice Penale
- Art. 609 quinquies del Codice Penale
- Art. 600 quinquies del Codice Penale
- Art. 602 del Codice Penale
- Art. 12, commi I e III, del Testo Unico sull’immigrazione, D.Lgs. n. 286 del 25 luglio 1998
- Art. 600 del Codice Penale
- Art. 601 del Codice Penale
- Art. 291 ter del Testo Unico in materia doganale, D.P.R. n. 43 del 23 gennaio 1973
- Art. 73 e 80, comma II, del Testo Unico in materia di stupefacenti e sostanze psicotrope, D.P.R. n. 309 del 9 ottobre 1990
- Art. 56 del Codice Penale
- Corte di Cassazione, sez. I penale, sentenza n. 7240 del 14 febbraio 2018
- Art. 89 del Testo Unico in materia di stupefacenti e sostanze psicotrope, D.P.R. n. 309 del 9 ottobre 1990
- Art. 572 c.p. e art. 61 n. 11, quinquies, C.P.
- Legge n. 199 del 26 novembre 2010
- Art. 4 bis della legge n. 354 del 26 luglio 1975 – Ordinamento Penitenziario
- Trib. Sorveglianza Torino, ud. 19.03.13 (dep. 20.03.13), Pres. Velludo, Est. Fiorentin, ric. Nevzadi
- Art. 284 del Codice di Procedura Penale
Anche questo articolo mi ha soddisfatta molto. Volevo chiedere la pena dei reati contro la pubblica amministrazione si scontano in regime di media sicurezza? Grazie
Salve, da dove se ne accorge una persona che ha avuto la condanna CON REATO OSTATIVO ?
Ottimo video, supportato da una competenza professionale davvero eccezionale!
Grazie mille del supporto. :)